STUDIO DI REGISTRAZIONE IN CASA

studio di registrazione in casa

Come si realizza uno studio di registrazione in casa? Quali sono le caratteristiche dell’ambiente ideale? Posso produrre e mixare in cameretta ottenendo risultati di buona qualità?

A queste ed altre domande tenteremo di rispondere in questo articolo.

Studio di registrazione in casa 

Uno studio di registrazione è uno spazio dedicato alla registrazione, alla produzione e alla post-produzione audio. Semplificando molto potremmo dire che è un ambiente in cui si registra, produce, mixa e masterizza musica.

Sebbene queste fasi siano scorporate e ci siano studi di registrazione che si occupano solo di produrre, solo di mixare o solo di masterizzare; negli studi di registrazione in casa si tende a creare uno spazio che possa andare incontro a tutte queste esigenze, con l’obiettivo finale di creare brani completi.

Le motivazioni dietro l’apertura di uno studio di registrazione in casa possono essere molteplici ma la prima è sicuramente l’aspetto di comodità comfort, nonché l’abbattimento dei costi.

Queste possibilità, nel panorama del produzione musicale, sono state introdotte dai primi anni 2000 in poi con l’aumento esponenziale delle prestazioni dei personal computer, che hanno consentito a numerosi musicisti ed appassionati di iniziare a svolgere le proprie attività di registrazione, produzione e mix/master in casa, sfruttando spazi come camere, stanze, taverne e garage.

Come avrai dunque capito già da questa introduzione, le attività principali che possono essere svolte all’interno di uno studio di registrazione in casa sono varie, puoi dunque scegliere di specializzarti verticalmente su una di quelle citate o optare per un ventaglio d’offerta più ampio.

Un percorso valido se sei interessato a costruirti una carriera in questo settore potrebbe essere quello di iniziare a padroneggiare un software di editing audio come Logic Pro X, FL Studio o Ableton, dopodiché studiare beatmaking composizione musicale per poi approfondire la post-produzione, nella fattispecie il mixaggio ed il mastering audio.

Noi di Produzione Hip Hop abbiamo realizzato dei corsi specifici per chi vuole raggiungere questi obiettivi, puoi trovare maggiori informazioni ricercando il corso che fa per te direttamente dal pulsante nel banner.

I nostri corsi

Diventa un beatmaker, un fonico di mix o un tecnico di mastering

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Come scegliere il giusto ambiente 

Se sei in casa probabilmente non hai molta possibilità di scelta e customizzazione strutturale del luogo dove stai pensando di costruire il tuo studio di registrazione

I problemi maggiori che possiamo trovare in uno studio di registrazione in casa sono condensabili in due fattori principali:

a. I problemi di acustica;

b. I problemi di spazio.

Se per i secondi le soluzioni possono essere trovate facilmente e non compromettono, tranne in estremi casi, la qualità del tuo operato, nel primo caso invece ci troviamo di fronte ad una problematica estremamente delicata, da trattare con cura.

Arrivato a questo punto ti starai chiedendo: come faccio ad identificare i punti precisi dove intervenire per migliorare la riposta in frequenza dell’ambiente?

La risposta in frequenza descrive la gamma di frequenze o toni musicali che un componente può riprodurre. In parole povere, se riproduco lo stesso brano sullo stesso impianto in due stanze differenti probabilmente avrò rese sonore differenti, non così evidenti per un appassionato ma determinanti per un tecnico di mix e di mastering.

Queste differenze vengono date dalle pareti, dalle dimensioni, dal materiale e dalla struttura della stanza e vengono migliorate con il posizionamento di pannelli e diffusori che vanno ad assorbire il suono in punti critici e creare delle riflessioni in punti morti.

Un altro metodo per correggere la risposta in frequenza, meno risolutivo ma più economico ed immediato è quello di utilizzare dei sistemi semi-automatici come Sonarworks che consentono di effettuare delle rilevazioni guidate via software e correggere la risposta in frequenza delle nostre casse con una contro equalizzazione su di esse.

Una cosa che non viene menzionata spesso, riguarda il fatto che in molti casi il nostro ambiente, per sue caratteristiche sia fisiche sia dei materiali che lo compongono, incide sull’acustica, in alcuni casi anche in modo positivo.

Per questo ti suggeriamo, prima di inserirei dei pannelli nel nostro studio, di capire le criticità del tuo ambiente prima di andare a fare qualsiasi tipo di operazione.

acustica in uno studio di registrazione: materiali consigliati e sconsigliati

Tra gli oggetti non-acustici ma che possono essere considerati ottimali quando si parla di acustica, troviamo oggetti in legno, divani, scrivanie, colonne, armadi, vestiti, ante.

Tra i materiali che invece possono rappresentare degli ostacoli per l’acustica del nostro studio di registrazione troviamo: vetri, piastrelle, specchi, ferro ed oggetti in leghe di metallo. A questo punto, come procediamo?

COSTRUIAMO IL PRIMO STUDIO DI REGISTRAZIONE IN CASA

E’ venuto il momento di andare a costruire il nostro primo studio di registrazione in casa e necessitiamo di effettuare alcuni interventi pre operativi:

1. Collocare la scrivania a ridosso del lato corto della stanza (laddove possibile, è espressamente consigliato);

2. Collocare le casse e la sedia in modo da formare tre angoli di un triangolo equilatero con la tua sedia al centro;

3. Indirizzare le casse in modo che il tweeter sia in direzione delle tue orecchie.

Il sistema che ti illustreremo di seguito è quello dello specchio, che consente di individuare almeno a grandi linee le direttrici dove il suono verrà riflesso partendo dal tuo punto di fuoco.

Posizionati precisamente sulla postazione da cui lavorerai e, facendoti aiutare da una seconda persona, posiziona uno specchio dietro la cassa destra prima, la sinistra poi (ordine indifferente) e fai muovere leggermente il tuo aiutante fin quando non vedi, dalla tua postazione, riflesso allo specchio, la parte posteriore della cassa.

Lo specchio deve essere parallelo alla parete, questo ti suggerirà il luogo andare a collocare i primi pannelli fonoassorbenti. Una volta fatta questa operazione, girati di spalle alle casse e, sempre facendoti aiutare muovendo uno specchio parallelamente alle parenti di maggior lunghezza della stanza, individua i punti in cui, attraverso lo specchio, riesci a vedere i coni delle tue casse.

Lì andranno altri pannelli fonoassorbenti. Una volta fatta questa operazione più volte puoi procedere a collocare le bass trap agli spigoli della stanza e i diffusori nella parete antitetica alla scrivania su cui stai lavorando.

Se hai modo di isolare le casse dalla scrivania su cui stai lavorando meglio ancora, ci sono vari dispositivi che permettono questo isolamento. A seconda delle fasce di prezzo puoi utilizzare:

1. IsoAcoustics ISO-L8R, abbastanza costosi;

2. Auralex MOPADs, costo contenuto;

3. Palline da tennis.

Esatto, le palline da tennis sono una delle soluzioni migliori per chi vuole contenere il prezzo, basterà appoggiare le casse su 4 di loro per cassa e avrai una buona riduzione delle micro vibrazioni. Puoi anche apporre un tappeto sotto la scrivania e la sedia (stai attento ovviamente, nel caso in cui usi una sedia con le rotelle potrebbe avere troppo grip. E stai attento anche a mantenere lontani i cavi, solitamente i tappeti sono una delle principali cause di diffusione di incendi).

Come abbiamo anticipato prima, puoi collocare nella stanza gli elementi già presenti come divani e letti, in modo da andare a “tamponare” le risonanze.

Il principio è simile a quello dello specchio. Qualora tu non voglia spendere troppo per acquistare dei pannelli puoi costruirli in casa, ci sono numerose strategie per costruire i pannelli in casa a costi contenuti, ti illustriamo di seguito i passaggi fondamentali:

1. Il reperimento dei materiali può essere molto semplice, riciclando strumenti che non utilizzi più: la lana di un vecchio materasso, pannelli di cartongesso, pannelli di sughero o listelli di legno;

2. Una volta reperiti i materiali utilizza i listelli di legno per creare una “guida”, che ti permetterà di inserirvi il materiale assorbente;

3. Colloca all’interno della guida creata con i listelli il materiale (o i materiali) assorbenti;

4. Ricopri il tutto con del tessuto e fissalo con delle puntine.

Questo punto puoi collocare i pannelli nello studio. Tieni in considerazione che lo spessore può variare, ovviamente ad uno spessore maggiore del pannello corrisponderà un assorbimento maggiore, fai le tue opportune considerazioni anche attraverso degli A/B test.

Uno degli elementi che più ci aiuta durante le fasi di produzione e post-produzione audio per rendere professionale un lavoro creato in uno studio di registrazione in casa è sicuramente la cuffia.

Le motivazioni riguardano molti aspetti:

1. Rapporto qualità prezzo in confronto alle casse;

2. Esclusione dei riverberi della stanza / isolamento acustico;

3. Maggior linearità sulle basse frequenze rispetto alle casse in ambiente home made.

Ci sono sicuramente dei punti negativi in tutto ciò, te li elenchiamo per metterti a conoscenza:

1. Le cuffie escludono totalmente i riverberi e questo per la fase di mixing non è totalmente positivo;

2. Affaticamento delle orecchie, soprattutto dopo lunghe sessioni di ascolto.

La strumentazione in uno studio di registrazione in casa 

Sebbene spesso si pensi che per essere professionali servano grandi strumentazioni devi sapere che per lavorare al meglio in uno studio di registrazione in casa non hai bisogno di molti elementi.

Ti scriviamo di seguito quelli che più di altri sono fondamentali:

1. Ovviamente, un buon pc con un buono storage (eventualmente puoi usare degli sdd esterni);

2. Un microfono di fascia medio-bassa, molti consigliano il famoso Rode Nt1-a, noi ti consigliamo l’Aston Spirit, anche se è di una fascia di prezzo superiore;

3. Un reflection filter (comunemente il box che viene collocato dietro il microfono);

4. Una buona scheda audio, noi consigliamo sia la famosa Scarlett 2i2, sia la Audient iD4;

5. Due casse monitors standard, le Yamaha HS5 vanno benissimo, in alternativa le Rokit Krk;

6. Una tastiera MIDI, la Nektar Se49 è più che sufficiente.

Questi sono gli elementi principali, che possono sicuramente essere integrati con degli hardware esterni o migliorati con delle versioni migliori degli stessi strumenti, ma già così avrai tra le mani un punto di partenza per creare il tuo studio di registrazione in casa.

Se vuoi approfondire la strumentazione clicca qui.

Come si lavora in uno studio di registrazione in casa? 

Se sei arrivato fino a qui vogliamo ringraziarti dandoti alcune tips su come lavorare al meglio in uno studio di registrazione in casa, infatti, devi sapere che, avendo a che fare con delle persone, è fondamentale avere dei processi consolidati su come trattarle al meglio per farle sentire a loro agio, nonostante siano in un home studio.

Di seguito ti indichiamo alcune tips per mantenere l’ambiente pulito, accogliente e in ordine:

1. Gioca con delle luci utilizzando delle lampade a luce calda, non troppo invadenti. Una o due vanno bene. Questo contribuirà ad avere un ambiente più accogliente;

2. Fai le pulizie della stanza a orari specifici, questo ti consentirà di avere un ambiente pulito senza un grande impegno cognitivo, dopo che avrai automatizzato il processo;

3. Cerca di avere una colorazione omogenea all’interno della stanza, utilizzando, se possibile, una palette di colori specifica (uno dei migliori programmi per creare palette di colori è Adobe Color). Se non puoi, porgi attenzione a non avere grossi contrasti di colori / forme nello studio;

4. Nascondi i cavi usando delle fascette o dei piccoli tubi, questo ti aiuterà a dare un maggior ordine allo studio;

5. Progetta la posizione degli elementi chiave dello studio per far si di non dover far passare i fili in zone della stanza che possono diventare ingombranti;

6. Posiziona un divano o una sedia comoda per il cliente, in modo che, tra una session e l’altra, possa essere a suo agio.

Infine, ti suggeriamo qualche comportamento utile da tenere per rendere l’esperienza del cliente il più piacevole possibile:

1. Anticipa al cliente, durante il colloquio conoscitivo, che il tuo è uno studio di registrazione in casa. Questo eviterà spiacevoli sorprese al cliente quando arriverà a casa tua. Chiarezza e trasparenza pagano sempre;

2. Fissa le sessioni in orari in cui sai che non sarai disturbato da familiari, coinquilini o vicini di casa.

Una volta in studio…

1. Tieni un tono informale ma non troppo confidenziale, ti aiuterà a mantenere la giusta distanza e a farti percepire come una persona sicura;

2. Chiedi dei feedback a fine sessione in modo da capire come migliorare l’esperienza del tuo cliente, non essendo tutte le persone fatte alla stessa maniera dovrai essere in grado di adattarti alle eventuali esigenze specifiche;

3. Progetta con il cliente delle pause prima di iniziare a lavorare, questo è fondamentale per mantenere l’attenzione e la creatività ai giusti livelli, la stanchezza è un nemico subdolo perché emerge solo quando è già a livelli alti;

4. Rimani aperto al miglioramento e alle critiche, sono fondamentali per crescere.

Grazie per aver letto Produzione Hip Hop, ti ricordiamo che il nostro obiettivo è quello di formare professionisti nel mondo della musica, per questo motivo se sei interessato a diventarlo o vuoi migliorare le tue skills ti consigliamo i nostri corsi.

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