Come si mixa un brano Hip Hop e Trap professionale
Rappresentazione visiva di un mix professionale
Per mixare un brano Hip Hop e Trap professionale piò risultare davvero utile sviluppare la capacità di visualizzare i suoni, ovvero di riuscire ad immaginarseli all’interno di un cubo tridimensionale compreso tra le casse monitor di fronte a noi. In questo articolo parleremo delle 3 dimensioni più importanti e di come gestirle con il mixer ed in generale con un software di registrazione e produzione audio.
A che volume si tengono le casse?
Il volume in cui si mixa va regolato per mantenere la percezione di come devono suonare gli strumenti, a che volume vanno bilanciati e come si equalizzano. Per essere sempre sicuri di star mixando ad un volume ottimale non bisogna far altro che utilizzare il fonometro; il fonometro è uno strumento composto da un microfono posto nella sommità ed uno schermo interattivo che misura il livello di pressione acustica, reagendo al suono in maniera simile a quella dell’orecchio umano.
Per settare correttamente il volume medio da mantenere durante le sessioni di mix basterà effettuare una misurazione col fonometro posto alla stessa altezza e posizione della testa dell’ascoltatore (tenendo a mente che questa dovrebbe essere centrata in modo da formare un triangolo equilatero con i monitor, con le orecchie ad altezza tweeter) ed assicurarsi di registrare un volume medio di 70/80 dB circa.
La rappresentazione visiva di un mix
Il primo passo per gestire il “famoso cubo tridimensionale” è sapere dove si colloca e dove è delimitato. Possiamo stabilire tre dimensioni che compongono questo spazio:
- profondità
- altezza
- larghezza
Tutte e tre le dimensioni possono essere gestite mediante degli strumenti accessibili a qualsiasi mixing engineer o aspirante tale; essi sono:
- Volume (per gestire la profondità)
- Equalizzatore (per gestire l’altezza)
- Panning (per gestire la larghezza)
Volume e profondità
Più il volume di un suono è alto, e più quel suono (oltre ad apparire come più “in faccia”) verrà percepito di dimensioni maggiori; al contrario, più si abbassa il volume di un suono, e più questo, oltre a venire spinto in profondità nel mix, verrà percepito come più distante e piccolo.
Per comprendere meglio la differenza che il volume di un certo elemento determina sulla sua profondità nel mix, possiamo confrontare due tracce hip hop differenti: Prendiamo il brano Gin and Juice di Snoop Dogg del 1993 e confrontiamolo con il brano Check di Young Thug del 2015.
Nel brano di Young Thug è evidente che la voce ed il kick hanno il volume più alto rispetto a tutto il resto, ed il pianoforte ha un volume veramente basso (anche se è lo strumento non ritmico più importante della base), addirittura alcuni effetti di transizione hanno un volume più alto.
Nel brano di Snoop Dogg invece lo strumento più importante è il sintetizzatore tipico della musica west coast che viene impiegato come suono principale per tutto l’arco del brano. In questo brano le voci sono più basse rispetto a quello Young Thug, questo dipende da epoche e stili differenzi di musica.
Equalizzazione e altezza
L’equalizzatore è lo strumento che permette di attenuare e accentuare certe frequenze, rendendo un suono più cupo (e basso), oppure più brillante (e alto).
I suoni con una maggior componente di frequenze alte, dunque quelli più brillanti, squillanti e “chiari” vengono percepiti in alto nel mix; I suoni composti da più frequenze basse invece, quelli più cupi, “scuri” vengono percepiti più in basso nel mix, e per una questione di onde sonore (che vengono assorbite dal pavimento e trasmesse ai nostri piedi) possono essere tanto in basso da essere collocati appunto… al livello del pavimento del nostro cubo tridimensionale.
Oltre che nello spazio immaginario del mix, è possibile percepire le frequenze alte e basse anche sul nostro corpo, con modalità analoghe a quelle viste sopra: le frequenze alte le sentiremo nella parte alta del corpo, e più un suono è acuto e più lo percepiremo verso la testa, se non addirittura sopra (di solito con frequenze oltre i 10.000 Hz); le frequenze basse invece, le sentiremo più “in pancia” e nella parte inferiore del corpo.
Pan-Pot e larghezza
Il pan-pot è la funzione che ci permette di spostare un suono nel panorama stereo, bilanciandolo più sulla parte sinistra o sulla parte destra; pannando un suono lo sposteremo più verso il monitor destro oppure più verso il sinistro.
Per ottenere un mix di livello professionale che assomigli a quelli americani, il consiglio è di riempire il panorama stereo, ovvero mantenere al centro voce principale, kick, basso e suono principale e spostare tutti gli altri elementi nel panorama stereo per riempire il cubo tridimensionale.
Strumenti ritmici, percussivi e in generale suoni secondari possono (e devono) essere pannati per “allargare” il mix e lasciare spazio agli strumenti principali, cercando sempre di mantenere un certo equilibrio tra lato sinistro e destro.
Come migliorare i propri mix
Come detto ad inizio articolo bisognerebbe mixare immaginandosi un cubo tridimensionale di fronte a noi, nel quale andremo a collocare i vari elementi del brano con il volume, i pan e gli equalizzatori.
Questi sono i tre aspetti cardine che influenzano la buonuscita di un mix: per aiutarti prova ad immaginarti come potrebbe essere il video musicale del brano.