COMPRESSORE VOCE

COMPRESSORE VOCE

Alla fine di questa guida saprai esattamente come usare il compressore per comprimere la voce e renderla compatta e potente all’interno delle Tue canzoni.

Come ben saprai il compressore è uno degli elementi più importanti per la buonuscita di un mix di una voce.

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Prima di utilizzare il compressore voce..

È importante capire che cosa fa e come funziona il compressore.

Il compressore è un processore di dinamica che consente di ridurre i volumi di un suono che superano una determinata soglia.

Nel caso delle voci può essere utilizzato per abbassare le parti alte ed alzare quelle basse: livellare la dinamica.

I parametri del compressore sono i seguenti

Treshold: determina la soglia

Ratio: determina il rapporto di compressione

Attack e Release: Risposta del compressore

Knee: aggressività del compressore

Make Up Gain: volume in uscita

Quando si mixano le voci uno degli obiettivi è quello di renderle dinamicamente compatte.

Questo significa che hanno bisogno di sedersi in cima al mix in ogni momento, senza che in alcuni momenti escano troppo e in altri escano troppo poco.

Nei brani moderni sono richiesti alti livelli di perfezione dinamica sulle voci. Questo potrebbe portarci a pensare che debbano suonare innaturali, ma così non è.

Quando utilizzare il compressore sulle voci

Come detto in precedenza il motivo principale è ottenere delle voci dinamicamente stabili.

Per raggiungere questo molte volte è necessario usare più di un processore di dinamica: già durante le fasi di registrazione grazie ai preamplificatori e compressori esterni è possibile avere delle voci dinamicamente ottime fin da subito.

Ma questo non è il caso di tutti:

se ti ritrovi ad avere delle voci all’interno del software che ancora presentano molti sbalzi ti suggeriamo di continuare nella lettura.

Prime compressioni – Gestione dei picchi

La prima cosa da fare per controllare la dinamica delle voci all’interno di un software è modificare il volume delle clip gain per fare in modo che le voci principali siano sullo stesso livello dall’inizio alla fine.

Questo perchè molto spesso ci troviamo con voci che suonano a volumi differenti in sezioni differenti. Normale!

In questa fase ci occuperemo di far si che le voci principali si mantengano su livelli simili per tutte le sezioni del brano.

In questa fase non ci occuperemo dei picchi stretti o degli sbalzi di volume “micro-dinamici”.

Limiting – Optical Compressor

Dopo aver livellato i volumi a mano possiamo utilizzare un primo compressore per limitare i picchi che fuoriescono maggiormente.

In questa fase cercheremo di attenuare lievemente le creste.

Per fare questo si consiglia di utilizzare un compressore stile ottico come La2A – La3A.

Questi compressori normalmente non hanno i parametri di attack e release (tranne nel Tube-Tec CL1B), ma funzionano comunque molto bene per questo tipo di scopo.

Consigliamo di attivare la funzione “limiting” per aumentare la ratio e di conseguenza il rapporto di compressione.

Ricordiamo che prima di applicare limiting è FONDAMENTALE aver livellato a mano o con delle automazioni il volume delle clip gain per portare il volume delle voci sullo stesso piano per tutte le sezioni del brano.

Compressione Tonale

Per compressione tonale si intende una compressione per migliorare il tono della voce ed aggiungere un pò di controllo dinamico.

Questo approccio funziona molto bene con valori di attacco e rilascio medio-lenti.

Con questa compressione andremo a risaltare la timbrica della voce. Per evitare che le risonanze fuoriescano è suggeribile aver già equalizzato ed attenuato le frequenze fastidiose.

Consigli su come regolare il compressore:

1 – Inserisci il compressore nella catena di insert

2 – Abbassa la treshold ed aumenta la ratio sino a raggiungere valori di compressione elevati

3 – Sposta l’attacco ad un valore medio (circa 15 ms) e alza sino a quando sei soddisfatto. Attacchi più lenti aumenteranno l’aggressività.

4 – Modifica la release per gestire la coda, più è bassa più sentiremo la coda (e la stanza) viceversa la voce sarà più pulita ma con minore effetto di pumping.

5 – Una volta regolato l’attacco e la release porta il valore di ratio tra i 2:1 ed i 5:1.

6 – Alza il volume di treshold sino a far lavorare il compressore nel modo desiderato.

Il parametro che più influirà sul tono della voci è l’attacco: investire del tempo per regolarlo correttamente è la miglior scelta che si possa fare in questa fase. 

Comprimere le doppie voci

Per doppie voci si intendono le sovraincisioni e le sporche.

Lo scopo principale di queste voci è quello di supportare le principali. Per questo motivo sono suggeribili valori di attacco abbastanza veloci, nel caso in cui non volessimo far uscire i transienti iniziali.

In generale nelle doppie si tende ad applicare compressioni più estreme per risaltare ulteriormente la timbrica. Prima di fare questo bisogna ricordarsi di pulire bene le doppie voci dagli eventuali rientri del microfono, metterle a tempo rispetto alle principali ed attenuare le risonanze fastidiose.

Compressori per voci

Giunti alla conclusione di questo articolo proponiamo il nome di alcuni compressori utilizzati per comprimere le voci.

LA2A: Funziona bene quando si vuole limitare l’escursione iniziale dei picchi. Usato spesso in catena di registrazione.

– Tube Tech CL1B: Compressore ottico must have, usato in tracking per registrare voci come quelle di Future, Drake etc.

– Universal Audio 1176: Funziona molto bene per tonificare le voci e distorcerle leggermente.

– R-Compressor Waves: Valido compressore che riesce a lavorare bene nelle frequenze medie, le più importanti della voce

– R-Vox Waves: 2 controlli, tutto quello che basta per risaltare le voci. Molto aggressivo, funziona bene su voci pulite da frequenze fastidiose.

– Pro C-2 Fab FIlter: trasparente e versatile. Un compressore dal sound tipicamente digitale.

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