Articoli Blog sulle Strumentazione - Produzione Hip Hop https://produzionehiphop.com Concretizza l'idea musicale che hai in mente Wed, 11 Nov 2020 23:11:44 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=5.9.10 https://produzionehiphop.com/wp-content/uploads/2021/11/cropped-Immagine-2021-11-25-164839-1-32x32.png Articoli Blog sulle Strumentazione - Produzione Hip Hop https://produzionehiphop.com 32 32 Costruire uno studio Hip Hop di Home Recording https://produzionehiphop.com/blog/strumentazione/costruire-uno-studio-hip-hop-di-home-recording.html Tue, 14 Apr 2020 07:33:23 +0000 https://produzionehiphop.com/?p=207460 L'articolo Costruire uno studio Hip Hop di Home Recording proviene da Produzione Hip Hop.

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Costruire uno studio Hip Hop di Home Recording

 

Le tecnologie musicali cosi come quelle di altri settori analoghi si sono notevolmente evolute negli ultimi anni sino a dare l’opportunità a tutti di creare musica in casa propria con risultati e qualità sonore a prezzi davvero contenuti.

 


STRUMENTI ESSENZIALI PER UNO STUDIO DI HOME RECORDING

 

  • Computer
  • Scheda Audio
  • Casse Monitor
  • Cuffie
  • DAW
  • Synth e Pacchetti di suoni
  • Microfono
  • Strumenti opzionali

 


COMPUTER

 

Stabilità e potenza sono requisiti indubbiamente necessari per un PC utilizzato in ambito di home recording, anche se in una prima fase suggeriamo di abbinare al computer che già possediamo dei software che siano leggeri, prima o poi dovremo valutare l’acquisto di un computer più “definitivo”. I fattori che più incidono sulle prestazioni sono: potenza del processore, scheda video, quantità di RAM e qualità / quantità di spazio del disco rigido.
Per quanto riguarda il processore il mercato è vasto e propone processori ottimi con caratteristiche che vanno bene come per gli intel piuttosto che rayzen. Un i5 già potrebbe andare bene, non è necessario puntare ad un i9 considerando che un i5 di ultima generazione potrebbe avere prestazioni migliori di processori i7 di generazioni precedenti (occhio quindi a non farsi ingannare dalla dicitura i5/i7), se stai valutando l’acquisto di un i5 controlla che utilizzi la tecnologia “hyperthreading”.
La scheda video in ambito musicale non incide così tanto come in ambito grafico, di conseguenza se il PC verrà utilizzato per la produzione di musica potremmo accontentarci di una scheda video con prestazioni inferiori.
La quantità di RAM invece incide parecchio nella velocità di calcolo dati durante l’utilizzo di sintetizzatori piuttosto che durante le fasi di registrazione in multitraccia e caricamento progetti etc. per iniziare 4 gb vanno bene ma puntare ad un 32 GB o addirittura 64 GB potrebbe apportare dei miglioramenti abbastanza piacevoli dal punto di vista della scorrevolezza.
Per quanto riguarda il disco rigido sicuramente disporre di un SSD con 500Gb o più è conveniente, in caso contrario possiamo comunque utilizzare degli Hard Disk esterni per dei salvataggi di progetti piuttosto che synth o bundle di suoni.

 


SCHEDA AUDIO

 

Una scheda audio esterna è essenziale per un qualsiasi studio di registrazione; non l’abbiamo nemmeno menzionata nel paragrafo precedente perché quelle interne ai pc di solito non raggiungono i requisiti necessari, non tanto per la qualità ma per l’utilizzo pratico in uno studio hip hop di home recording.
La scheda audio per il semplice beatmaking in digitale si può aggirare intorno ad una spesa di 80 euro; diverso è invece se registriamo voci/strumenti piuttosto che utilizziamo sintetizzatori fisici e/o processori di segnale Hardware: possiamo affermare che maggiore sarà la strumentazione hardware presente nel nostro studio e maggiori saranno i canali richiesti per interfacciarla con il computer (anche per quanto riguarda le casse monitor).
Come modelli suggeriamo Focusrite, Universal Audio, M-Audio, Motu, RME.

Per registrare voci/strumenti potrebbe tornare utile disporre di un buon preamplificatore: ogni scheda audio ne ha uno al suo interno (tanti quanti sono i canali di ingresso) ma sicuramente affiancandone uno esterno ci si potrà assicurare una qualità maggiore in fase di registrazione sonora in special modo con preamplificatori dedicati come Avalon, Neve, Warm audio; Api etc. il suono risulterà più pulito/presente e con una dinamica più controllata.

 


CASSE MONITOR

 

I monitor acustici, o monitor da studio, sono le cosiddette casse che, collegate alla scheda audio, ci consentono di riprodurre il suono ed ascoltare la musica nello studio di musica hip hop di home recording.
In commercio possiamo trovare due tipi di monitor:

• monitor attivi: includono al loro interno un amplificatore, basta collegarli con un jack alla scheda audio ai fini della riproduzione del suono.
• monitor passivi: per riprodurre il suono serve un amplificatore esterno.

Un criterio importante con cui valutare i monitor acustici sono inoltre la risposta in frequenza. Esistono infatti alcuni monitor che per propria conformazione esaltano di più alcune frequenze (o le attenuano). In un home recording studio saranno sicuramente utili dei monitor che abbiano una buona risposta in particolare sulle basse frequenze perché l’hip hop – così come altri generi di musica moderna – richiede una particolare attenzione alle basse frequenze. Monitor con una risposta piatta (lineare, quindi il più fedele possibile) su un ampio spettro di frequenze sono da preferire rispetto a monitor più ‘colorati’. Di valide casse in commercio troviamo le Yamaha serie HS, le Adam, Le Focal, le Dynaudio etc.
Per cominciare puoi prendere le Yahama HS5, il cui prezzo si aggira intorno ai 150 euro l’una per un totale di 300 euro. Se vuoi spendere un attimo di più puoi acquistare le HS7.
In ogni caso se il tuo home studio è un ambiente di piccole dimensioni ti consiglio di valutare l’acquisto di Monitor Near Field (per ascolti ravvicinati) la cui grandezza del cono non superi gli 8 pollici e che vengono posizionati al di sotto del metro e mezzo di distanza rispetto alla nostra testa.

 


CUFFIE

Se non vuoi (o non puoi) acquistare subito le casse monitor puoi valutare in un primo momento di acquistare delle cuffie. Per quanto riguarda le cuffie il concetto di risposta in frequenza rimane (più sono lineari meglio è). A questo si aggiunge il padiglione acustico che può essere chiuso, semichiuso o aperto. In fase di produzione e post produzione un tipo di padiglione aperto garantisce ascolti più duraturi perché l’orecchio viene affaticato meno grazie alla propagazione acustica verso l’esterno; viceversa padiglioni chiusi garantiscono una minor dispersione del suono dalle cuffie verso l’esterno e sono quindi da preferire durante le fasi di registrazione.
A tal proposito abbiamo scritto un articolo dedicato che trovi cliccando QUI.

 


DAW (SOFTWARE)

 

La funzione principale del software è quella di creare brani musicali, attraverso l’utilizzo di sessioni multitraccia, sia audio che midi, ed utilizzare la tecnologia VST grazie alla quale si possono utilizzare i plugin ovvero gli strumenti virtuali (sintetizzatori, effetti etc.) con i quali poter elaborare dati audio e midi e creare sequenze sonore.

All’interno del software possiamo caricare sintetizzatori, pacchetti di suoni, plugin etc.
I software in commercio per produrre musica sono molteplici; i più utilizzati nel mondo audio sono: Logic Pro, Cubase e Pro Tools. A livello di qualità sonora sono molto simili (per certi versi anche uguali), differiscono l’uno con l’altro per l’aspetto grafico e per alcune funzionalità più sviluppate o meno.
Altri software professionali sono Reaper e Studio One ma troviamo anche FL Studio, Ableton e Reason (quest’ultimi tre più utilizzati per il beatmaking che per il mixaggio e mastering audio nell’home recording studio).

 


SYNTH E PACCHETTI DI SUONI

 

Il suggerimento è quello di dotarsi fin da subito di sintetizzatori e pacchetti di suoni che siano di qualità: per quanto riguarda i synth puoi leggere l’articolo “i migliori vst” cliccando QUI. Per quanto riguarda i pacchetti di suoni sicuramente per una qualità maggiore è necessario (e indispensabile) munirsi di suoni che siano ottimi sotto tutti i punti di vista; questo renderà le nostre produzioni pronte fin da subito. Per acquistare i pacchetti di suoni di Produzionehiphop puoi visitare la sezione dedicata cliccando QUI.

 


MICROFONO

 

Possiamo affermare che il microfono è tra gli strumenti più importanti per uno studio hip hop di home recording: ancor di più che in altri ambiti è possibile trovare microfoni che discostano economicamente tra di loro in modo non indifferente. Troviamo infatti microfoni da 50 euro e microfoni da 10000 euro. Per microfoni entry level intendiamo dei rode NT1A piuttosto che dei Rode K2 (avuti entrambi per questo li consiglio), piuttosto che AKG o scelte più “definitive” come i Neumann. Per la registrazione di voci hip hop e trap abitualmente vengono impiegati microfoni a condensatore (come quelli sopra elencati) perché sono affidabili e garantiscono un suono più pulito rispetto ad altre tipologie. Nel caso in cui si voglia sperimentare in commercio si trovano anche i microfoni dinamici piuttosto che quelli a nastro, in alcune situazioni davvero ottimi anche loro. Al microfono accoppieremo il preamplificatore precedentemente menzionato, un asta microfonica ed un filtro antipop per un controllo maggiore di consonanti come P,S,F,Z.

 

 


STRUMENTI OPZIONALI

 

Come strumenti opzionali troviamo le tastiere MIDI, i controller mixer, Hardware synth, campionatori, piuttosto che processori di effetti hardware; tutte cose che quantomeno per iniziare non risultano indispensabili. Va però detto che avere una tastiera MIDI risulta sicuramente comodo e potrebbe aiutarci nel processo creativo del beatmaking, anche per questo abbiamo scritto un articolo intitolato: le migliori tastiere MIDI per produrre hip hop che puoi leggere cliccando QUI.

Nella parte 2 di questo articolo parleremo delle caratteristiche acustiche che deve avere una stanza per poter consentirci di lavorare nel migliore dei modi evitando problemi con il vicinato o più “semplicemente” per avere una risposta in frequenza più lineare delle frequenze.

 

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Quale tastiera MIDI scegliere per produrre Hip Hop e Trap? https://produzionehiphop.com/blog/strumentazione/quale-tastiera-midi-scegliere-per-produrre-hip-hop-e-trap.html Fri, 17 May 2019 07:59:32 +0000 https://produzionehiphop.com/?p=207107 L'articolo Quale tastiera MIDI scegliere per produrre Hip Hop e Trap? proviene da Produzione Hip Hop.

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Quale tastiera MIDI scegliere per produrre Hip Hop e Trap?

La tastiera MIDI è un controller, ovvero un dispositivo in grado di gestire un applicazione e/o un synth (sia analogico che digitale) mediante il protocollo MIDI.
Il protocollo MIDI fu inventato nei primi anni 80’ e si suddivide in due distinte tipologie: MIDI note events e MIDi cc (continuous controller).
I MIDI note events riguardano l’altezza della nota, la velocity e la sua durata. I MIDI cc sono invece dati che riguardano il pitch band, il pan, il volume, il sustain etc.

 


Come scegliere la tastiera MIDI più adatta alle proprie esigenze?

 

I fattori principali da prendere in considerazione nell’acquisto di una tastiera MIDI sono:

  • Spazio a disposizione
  • Budget
  • Finalità e modalità di utilizzo
  • Funzionalità e controller aggiuntivi

Spazio a disposizione

Lo spazio di cui dispone il proprio studio per collocare la tastiera è la prima discriminante, in quanto i vari controller MIDI variano in maniera anche abbastanza ampia riguardo alle dimensioni: una tastiera AKAI MPK Mini MK2, ad esempio, è lunga poco più di 30 cm e larga 18, mentre una Arturia Keylab 88 è lunga quasi 130 cm per 35 di larghezza. È dunque fondamentale calcolare lo spazio a disposizione per inserire comodamente la tastiera all’interno del proprio studio.

Budget

Le dimensioni del controller sono spesso correlate anche al prezzo: in linea generale, più una tastiera è grande (quindi con un maggior numero di tasti e controller aggiuntivi), e più tenderà ad essere cara rispetto ad un’altra di dimensioni minori. Questo è vero specialmente se si considerano modelli appartenenti alla stessa casa produttrice: se invece si considerano prodotti di marchi differenti, le variabili in gioco che modificano il prezzo crescono, come la presenza o meno di pad e controller aggiuntivi, o la qualità dei materiali che compongono lo strumento.

 


Finalità e modalità di utilizzo

Occorre considerare prima dell’acquisto anche l’utilizzo principale che si farà della tastiera: alcune caratteristiche strutturali, come ad esempio la forma e la pesatura dei tasti, dovrebbero essere prese in considerazione a seconda che si voglia utilizzare principalmente la tastiera come strumento musicale per suonare o come controller per produrre musica in formato MIDI. Avere bene in mente i propri obiettivi e la tipologia di strumento che fa al proprio caso è dunque un altro fattore importante nella scelta.

In linea generale, per i neo-producer senza molta esperienza e conoscenza musicale, una tastiera piccola a due ottave (25 tasti) copre le esigenze basiche e consente solitamente di risparmiare, mentre nel caso di producer con ampia conoscenza musicale e abilità nel suonare il piano o la tastiera potrebbe essere più adatta, sempre compatibilmente allo spazio disponibile, una tastiera più grande a più ottave in modo da poter esprimere appieno il proprio potenziale creativo.

 

Funzionalità e controller aggiuntivi

Nelle tastiere MIDI in commercio si trovano spesso una serie di controller e funzioni aggiuntive che permettono di velocizzare il proprio workflow. I controller extra più comuni sono:

  • I pad, spesso 16 (o 8, nelle tastiere più compatte), comodi se si intende utilizzare la tastiera anche come una sorta di campionatore, per riprodurre ad esempio dei pattern di batteria
  • I tasti octave up/down, sempre inclusi, permettono nelle tastiere a non completa estensione (quindi meno di 7 ottave) di cambiare l’altezza delle note corrispondenti ai tasti sul controller
  • La pitch wheel e la modulation wheel, ovvero le due “rotelle” che permettono di modificare il pitch e la modulation.
  • Apposito ingresso per collegare un pedale esterno per il volume o il sustain, in modo da emulare in maniera ancora più precisa il pianoforte
  • L’after touch, per attivare un controllo MIDI precedentemente assegnato (come ad esempio un vibrato), una volta che, dopo aver premuto un tasto, si esercita un’ulteriore pressione.

 


Esempi di tastiere MIDI

Akai Advance (serie)

 

AKAI offre una serie di tastiere denominata Advance che include tre modelli da 25, 49 e 61 tasti. Questa linea è caratterizzata dalla presenza di un display per il controllo dei preset, dalla pitch e modulation wheel e dai tasti semi-pesati con aftertouch diponibili in tutte e tre le versioni; il modello compatto della serie da 25 tasti è un’alternativa più completa e professionale rispetto alla MPK Mini.

Caratteristiche:

  • Disponibile nella versione da 25, 49 e 61 tasti
  • Tasti semi-pesati con aftertouch
  • 8 pads e 8 knobs assegnabili
  • Pitch e modulation wheel
  • Display per visualizzare lo scorrimento dei preset

 


Native Instruments Komplete Kontrol (serie)

 

 

La Komplete Kontrol della Native Instruments è una vasta serie di tastiere professionali prodotte dalla celeberrima software e hardware house. Si divide principalmente in due rami, comprendenti i più economici modelli A (A25, A49 e A61) e i più costosi S (S49, S61 e S88), oltre ad un modello a sé, la M32, caratterizzata dalla presenza (piuttosto inusuale) di 32 tasti. Ottima varietà dunque per ogni tipo di budget e di esigenza a livello di spazio.

Caratteristiche:

  • Disponibile nella versione da 25, 49 e 61 tasti (A), 49, 61 o 88 tasti (S) e 32 tasti (M)
  • Tasti semi-pesati (A25, A49, A61, S49, S61), synth action (M) e pesati (S88)
  • 8 faders assegnabili in tutte le versioni
  • Pitch e modulation wheel in tutti i modelli tranne che nella M32, sostituite da due controller touch
  • Display integrato (solo nei modelli S)

 


AKAI MPK mini mkII

 

 

Una delle tastiere compatte più famose e utilizzate. Ottima per il neo-producer e per chi ha esigenza di una tastiera comoda, piccola e facilmente trasportabile. Disponibile anche nella versione “play”, utilizzabile come tastiera vera e propria dotata di speaker senza l’ausilio della DAW.

Caratteristiche:

  • Estensione di due ottave (25 tasti)
  • Tasti di tipo synth action
  • 8 pads e 8 controller MIDI assegnabili
  • Tasti octave up/down, arpeggiatore e ingresso per pedale sustain

 


Arturia Keylab (serie)

 

 

La serie Keylab della famosa casa produttrice Arturia include 5 diversi tipi di tastiere MIDI (6 includendo anche la compatta MiniLab MkII) dalla diversa estensione e ricche di controlli aggiuntivi, offrendo quindi una soluzione per qualsiasi tipo di esigenza in termini di spazio.

Caratteristiche:

  • Disponibile nella versione da 25 tasti (MiniLab MkII), 49 tasti, 61 tasti e 88 tasti
  • Tasti di tipo synth action
  • 8 pads (MiniLab MkII, Essential 49/61) o 16 pads (49/61 MkII, 88)
  • 9 faders (tranne nella MiniLab) e 16 (MiniLab), 9 (Essentials e MkII) o 10 (88) controller assegnabili
  • Pitch e Modulation wheel e centro di controllo con display LCD e knob per scorrere i preset (tranne nella MiniLab)

 


Novation Impulse (serie)

 

 

La serie Impulse della Novation comprende 3 tastiere dalla diversa estensione (25, 49 e 61 tasti) dai tasti semipesati con ottima risposta dinamica: sono dunque adatte a qualsiasi tipo di producer e dispongono inoltre di display per i preset e vari controlli aggiuntivi.

Caratteristiche:

  • Disponibile nella versione da 25, 49 o 61 tasti
  • Tasti pieni (liped) semipesati
  • 8 pads, 8 knobs e 9 fader (1 nella versione da 25 tasti) assegnabili
  • Display per visualizzare i preset
  • Pitch e modulation wheel

 


M-Audio Keystation (serie)

 

 

Serie di tastiere della M-Audio piuttosto economica ma non per questo di scarsa qualità. Disponibile in tutti i formati meno che in quello compatto (49, 61 e 88 tasti), si tratta di una scelta efficiente e versatile che permette di risparmiare, a patto di accontentarsi dei controlli aggiuntivi più strettamente necessari.

Caratteristiche:

  • Disponibile nella versione da 49, 61 o 88 tasti
  • Tasti synth action (49 e 61) o semipesati (88)
  • Pitch e modulation wheel, tasti octave up/down

 

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A cosa serve la scheda audio? Quali sono le migliori per la musica Hip Hop e Trap? https://produzionehiphop.com/blog/strumentazione/a-cosa-serve-la-scheda-audio-quali-sono-le-migliori-per-la-musica-hip-hop-e-trap.html Wed, 13 Feb 2019 09:23:03 +0000 https://produzionehiphop.com/?p=207040 L'articolo A cosa serve la scheda audio? Quali sono le migliori per la musica Hip Hop e Trap? proviene da Produzione Hip Hop.

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A cosa serve la scheda audio? Quali sono le migliori per la musica Hip Hop e Trap?

 

La scheda audio è ciò di cui ogni produttore/fonico Hip Hop e Trap necessita per riprodurre (e registrare) suoni all’interno (e all’esterno) dal proprio computer.

Se hai bisogno di una buona qualità di registrazione della voce (o di qualsiasi altro strumento) e di una buona qualità di ascolto per mixare e masterizzare brani Hip Hop e Trap allora hai sicuramente bisogno di una scheda audio.

Oggigiorno è possibile effettuare registrazioni “basilari” con ogni computer, telefono o tablet in commercio: quando però si tratta di produrre e registrare musica Hip Hop per creare delle canzoni complete (e dei dischi completi) è indispensabile utilizzare schede audio esterne.

 


Se ho un microfono USB, ho bisogno di una scheda audio?

Poiché quando si parla di scheda audio si fa riferimento anche a sistemi di dimensioni ridotte, un microfono usb non è altro che un microfono che contiene una scheda audio (di dimensioni ridotte) al suo interno. Questo significa che una volta collegato al computer funziona, senza bisogno di una scheda audio esterna.

 


Tipologie di schede audio

Esistono due formati principali di scheda audio: il formato desk e quello rackmount.

Le schede audio a interfaccia desk sono di piccole dimensioni, possono essere posizionate comodamente sulla scrivania o sul piano di lavoro e hanno il grosso vantaggio di essere portatili.

Le schede audio a interfaccia rackmount sono invece più grandi e, al contrario di quelle di tipo desk, sono fisse (vanno infatti inserite nel contenitore rack), offrono solitamente più input e output.

 


Come collego la mia scheda audio al computer?

La maggior parte delle schede audio sono USB, ma ne esistono di diversi tipi:

USB: è la connessione con minor velocità di trasferimento dati, ma sufficientemente veloce per svolgere il proprio lavoro.

Firewire: tipo di connessione leggermente più veloce della USB, ma meno compatibile.

Thunderbolt: si trova solitamente sulle schede audio di alto livello, è un tipo di connessione più veloce sia della USB che della Thunderbolt.

PCIE: la connessione standard delle schede audio destinate agli studi professionali, offre la massima velocità di trasferimento dati sul mercato.

 


Qual è la migliore scheda audio per la musica Hip Hop e Trap?

Non c’è una risposta, o meglio, dipende dalle esigenze che uno ha, molto dipende dal tipo di registrazioni hip hop e Trap nelle quali hai intenzione di utilizzarla.

Nel caso di registrazioni multiple (una batteria multimicrofonata per esempio) avremo bisogno necessariamente di una scheda audio con più ingressi (anche 8/16).

Nel caso in cui registriamo Voci Hip Hop e Trap, una scheda audio con 1 (o due) canali d’ingresso va bene. Nel caso di registrazione di giradischi, utilizzo di mixer esterni (anche per il Djing) e di sintetizzatori hardware, dovremo valutare di quanti canali di input e output necessitiamo.

 


Canali di ingresso e di uscita

Esistono diverse tipologie di canali input, e di output:

Mic Input, è il canale di ingresso che permette di collegare il microfono (sia dinamico che a condensatore) direttamente alla scheda audio.

Line Input, registra segnali audio già preamplificati.

Optical Input richiede, oltre al preamplificatore, anche un convertitore digitale con uscita adeguata (Optical Output) per poter connettere il microfono.

DI Input, ingresso che serve per collegare una chitarra o un basso alla scheda audio;

MIDI Input, per collegare strumentazione dotata di cablaggio MIDI (come ad esempio tastiere MIDI).

 


Termini tecnici da sapere se stai cercando una scheda audio per la musica Hip Hop e Trap

Latenza: per latenza si intende la velocità di risposta tra la scheda audio e il computer. Se registrando una voce/strumento senti la performance in ritardo (anche di qualche frazione di secondo), oppure utilizzando una tastiera MIDI per pilotare un sintetizzatore virtuale senti del ritardo tra quando premi i tasti e quando il suono viene riprodotto, significa che la latenza è troppo alta. Per abbassarla puoi impostare il “buffer size” più basso e/o acquistare una scheda audio che di default abbia una latenza più bassa.

Zero latency monitoring (o direct monitoring): Alcune schede audio hanno un pulsante che se attivo consente di ascoltare la fonte sonora subito. Quindi se stai regitrando la tua voce e senti istantaneamente la tua voce in cuffia significa che la scheda audio è ottima e la latenza è zero.

Drivers: sono dei software da installare prima di collegare la scheda audio al computer e consentono di far comunicare il computer con la scheda audio.

Pre-amps: è il preamplificatore microfonico, che alza il volume del segnale proveniente dal microfono fino ad un livello adatto per la registrazione.

48V phantom power: alcuni microfoni hanno bisogno di energia per pilotare i circuiti attivi o, più spesso, per polarizzare le piastre di un microfono a condensatore.

MIDI: alcune schede audio hanno anche l’input e l’output MIDI. La maggior parte dei controller midi funzionano anche tramite USB di conseguenza non è indispensabile.

Sample rate/frequenza di campionamento: indica quante volte al secondo il suono viene campionato per digitalizzare il suono. Lo standard è 44.1 kHz, il top 192 kHz, il secondo risulta proibitivo, il primo invece è ottimo per registrare a qualità professionali ma soprattutto per avere risorse sufficienti che ci permettano di lavorare comodamente all’interno della DAW.

 


Focusrite Scarlett 2i2

 

 

La Scarlett 2i2 Focusrite è uno standard degli studi di registrazione moderni.

Dispone di due canali di ingresso e due di uscita; di fianco agli input sono collocati due pratici regolatori di gain per il volume in ingresso con indicatori led (che tendono al rosso quando si è vicini al clipping).

Ottima per gli home studio, si tratta di una scheda audio piuttosto economica (ma assolutamente valida): il prezzo si aggira intorno ai 120 Euro.

Caratteristiche:

• Desk
• 2 I/O (Input/Output)
• 2 Input Mic
• Connessione USB

 


Behringer U-Phoria UMC22

 

 

La Behringer U-Phoria UMC22 è una scheda audio che offre due ingressi, uno di tipo mic/line e uno di tipo DI, oltre che alimentazione phantom power da +48 Volt. Dato il prezzo (meno di 50 Euro), si tratta di un ottima scelta entry level.

Caratteristiche:

• Desk
• 2 I/O
• 1 Input Mic/Line e 1 Input DI
• Connessione USB
• DAW e plug-ins inclusi

 


PreSonus AudioBox USB 96

 

 

La PreSonus AudioBox USB 96 è una scheda audio di tipo desk che, oltre a disporre di due input mic/line, alimentazione phantom power, due output e jack per le cuffie, offre anche un ingresso e un’uscita MIDI, caratteristica per nulla scontata e decisamente interessante per una scheda audio in questa fascia di prezzo (circa 90 Euro). Include inoltre la DAW Studio One 3, software prodotto dalla medesima casa.

Caratteristiche:

• Tipologia Desk
• 2 I/O + MIDI In/Out
• 2 Input Mic/Line
• Connessione USB
• DAW inclusa
• Case in metallo

 


Universal Audio Apollo Twin DUO & MKII

 

 

La linea Apollo Twin di Universal Audio comprende due modelli di schede audio di tipo desk a diversa connessione: la DUO si interfaccia al computer via USB, il modello MKII dispone di connessione thunderbolt.

La particolarità di queste schede audio è sicuramente il design, con l’interfaccia disposta sul lato superiore della scheda anziché su quello frontale.

Il prezzo si aggira sui 790 Euro per la versione DUO e sugli 840 per la versione MKII.

Caratteristiche:

• Tipologia Desk
• 2 In/2 Out
• Input di tipo Mic e Optical
• Connessione USB (DUO) e Thunderbolt (MKII)
• Interfaccia pratica
• Qualità audio elevata

 


Apogee Ensemble

 

 

L’Apogee Ensemble offre un numero davvero impressionante di canali in ingresso e uscita: si contano infatti ben 30 input e 34 output, tra cui mic e ottici.

La qualità offerta da questa scheda audio è senz’altro di livello; opera infatti a 24 bit/192 kHz e offre un range dinamico davvero elevato.

Si tratta di un ottima scelta per l’utente avanzato con budget piuttosto elevato: la spesa si attesta infatti sui 2000 Euro.

Caratteristiche:

• Tipologia Rackmount
• 30 In/34 Out
• Input di tipo Mic e Optical
• Connessione Thunderbolt
• 24 bit/192 kHz

 


Universal Audio Apollo serie X

 

 

La serie Apollo X dell’Universal Audio si compone di quattro schede audio di tipo rackmount di altissimo livello progettate per garantire la massima qualità.

I quattro differenti modelli (Apollo X6, Apollo X8, Apollo X8P e Apollo X16) differenziano per la quantità di canali di ingresso e uscita e differente range dinamico (133 dB per la X16, 129 dB per le altre) e diverso sistema Surround (5.1 per la X6, 7.1 per le altre).

In comune per tutti i modelli la connessione di tipo thunderbolt e il processore HEXA Core per garantire la possibilità di utilizzare un gran numero di plug-in senza sovraccaricare il sistema.

Il prezzo parte dai 2000 Euro circa per il modello X6 fino ad arrivare ai quasi 3500 Euro per il modello X16.

Caratteristiche:

• Tipologia Rackmount
• 16/22 I/O (X6), 18/24 I/O (X8 & X8P), 18/20 I/O (X16)
• Connessione Thunderbolt
• Elevatissimo range dinamico e qualità audio top

 

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Le migliori cuffie per produrre e mixare hip hop https://produzionehiphop.com/blog/strumentazione/le-migliori-cuffie-per-produrre-e-mixare-musica-hip-hop.html Mon, 14 Jan 2019 08:03:53 +0000 https://produzionehiphop.com/?p=207010 L'articolo Le migliori cuffie per produrre e mixare hip hop proviene da Produzione Hip Hop.

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Le migliori cuffie per produrre e mixare hip hop

Cosa considerare nella scelta delle cuffie

Le cuffie da studio sono un elemento importante nell’arsenale di un producer e sound engineer. Noi di Produzionehihop abbiamo selezionato alcuni tra i migliori modelli in commercio per produrre e mixare musica hip hop in modo da aiutare i nostri lettori in questa scelta.

 


Ascolto critico

Le varie tipologie di cuffie da studio sono appositamente progettate per produrre, registrare, mixare e masterizzare musica. A differenza delle normali cuffie in commercio pensate per l’utilizzo quotidiano e non professionale, le cuffie da studio sono create per offrire una risposta in frequenza lineare (piatta).

 


Cuffie aperte o chiuse?

Le cuffie chiuse presentano un design dei padiglioni compatto e senza spiragli e sono il tipo di cuffie più indicato per registrare, in quanto non fanno “uscire” fuori alcun suono che potrebbe rientrare nel microfono. Tuttavia, offrono un ascolto meno “ampio” e limpido, tendono a boostare leggermente le basse frequenze e ad affaticare le orecchie nel breve/medio periodo d’utilizzo.

Le cuffie aperte presentano invece una struttura dei padiglioni più “ariosa” che permette un ascolto più ampio e naturale. Tendono ad affaticare meno l’orecchio, ma non offrono lo stesso isolamento dei modelli chiusi, tuttavia, per la maggior parte dei casi, sono il tipo di cuffia migliore per produrre e mixare musica hip hop.

 


Beyerdynamic DT 880 Pro Studio

Le Beyerdynamic DT 880 Pro Studio sono cuffie semi-aperte che si caratterizzano per il loro suono “piatto” e neutrale, elemento che le rende perfette per produrre e mixare musica in studio, la loro risposta in frequenza è estremamente lineare. Se i mix suonano bene su queste cuffie, probabilmente suoneranno bene in ogni impianto audio.

Sono davvero comode e non affaticano l’orecchio, grazie al loro design Over-ear (ovvero coprono e “racchiudono” l’intero orecchio), possono essere utilizzate a lungo senza stancare. Il loro prezzo si aggira intorno ai 200 Euro.

Design:

  • Semi-aperte
  • Over-ear

Pro:

  • Ascolto estremamente fedele e “piatto”
  • Confortevoli
  • Ottime per produrre e mixare in studio

Contro:

  • Scarso isolamento
  • Fuoriuscita del suono
  • Non il massimo per registrare

Link Amazon: Clicca QUI.

 


Audio-Technica ATH-M50x

Le Audio-Technica ATH-M50x sono cuffie da studio chiuse con design over-ear, confortevoli e dotate di cavo staccabile. Si rivelano adatte anche per registrazioni, in quanto non lasciano fuoriuscire il suono.

L’ascolto offerto da queste cuffie non è tuttavia così piatto come ci si aspetterebbe da un paio di cuffie da studio: sia le alte, che le basse frequenze, sono leggermente enfatizzate; caratteristica da tenere in considerazione se si decide di mixare con queste cuffie.

Punto forte sicuramente il prezzo: intorno ai 130 Euro!

Design:

  • Chiuse
  • Over-ear

Pro:

  • Confortevoli
  • Economiche
  • Buon isolamento
  • Versatili

Contro:

  • Ascolto un po’ falsato nelle basse e alte frequenze
  • Non così “spaziose” come un cuffie aperte

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Sennheiser HD 650

Le Sennheiser HD 650 sono un paio di cuffie da studio di alta gamma progettate per fornire un’ampia risposta in frequenza. Sono di tipo over-ear e di design aperto. Di ottima fattura: troviamo infatti elementi in titanio e alluminio che forniscono una struttura “robusta” senza però rinunciare al comfort, grazie al loro design aperto, possono essere utilizzate per ore senza stancare minimamente. Il suono di queste cuffie si rivela pulito e preciso su tutto lo spettro sonoro, dalle basse frequenze fino alle più alte. Il prezzo si aggira intorno  ai 300 Euro. Design:

  • Aperte
  • Over-ear

Pro:

  • Confortevoli
  • Pulite su tutto l’ampio range di frequenze
  • Ottima qualità costruttiva
  • Permettono un ascolto prolungato senza affaticare

Contro:

  • Costose

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Samson SR850

Le Samson SR850 sono un paio di cuffie da studio over-ear con design semi-aperto. Sono la scelta più economica che inseriamo nella lista: si possono acquistare online per meno di 50 Euro. Si rivelano dunque un’ottima scelta per i produttori e i mixing engineers agli inizi o con budget limitato.

La qualità costruttiva non è delle migliori, dato che sono cuffie abbastanza “plasticose”, e non sono troppo confortevoli se indossate per lunghi periodi. Tuttavia, dato il costo limitato, offrono molta più qualità di quanta ci si aspetterebbe; sono sicuramente un ottimo acquisto cheap.

Design:

  • Semi-aperte
  • Over-ear

Pro:

  • Estremamente economiche
  • Ottimo rapporto qualità/prezzo
  • Suono naturale

Contro:

  • Qualità costruttiva non delle migliori
  • Non particolarmente comode

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AKG K240 MKII

 

Le AKG K240 MKII sono cuffie circumaurali semi-aperte piuttosto economiche: si trovano sul mercato ad un prezzo di circa 70 Euro. Nonostante ciò, sono considerate tra le migliori cuffie professionali entry-level.

Presentano un suono nitido, ampio e dettagliato su tutta la parte medio-alta dello spettro, al pari di cuffie molto più costose. L’ascolto con queste cuffie è ottimo e fedele, le basse forse un pelino troppo poco pronunciate, quasi mascherate e senza un adeguato “pump”: davvero ottime per il mixaggio.

Sono cuffie comode e particolarmente leggere, non disturbano neanche dopo sessioni prolungate di ascolto.

Design:

  • Semi-aperte
  • Over-ear

Pro:

  • Economiche
  • Suono piatto e pulito soprattutto sulle medio-alte
  • Confortevoli
  • Ottimo rapporto qualità/prezzo

Contro:

  • Qualità costruttiva non delle migliori
  • Bassi un po’ mascherati
  • Isolamento assente

 

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